lunedì 26 ottobre 2009

MyPaint, ArtRage su Linux


mypaint e' un programma di disegno pensato per chi disegna.

L'unico programma che mi viene in mente con questi requisiti e' ArtRage: arrivato alla versione 2.5, e' una piacevole esperienza che approfondisce le metafore pittoriche introdotte dai tempi di DeluxePaint. Peccato non sia pianificata una versione linux.

MyPaint e' molto semplice e minimalistico ed e' completamente controllabile tramite shortcut da tastiera.
Il progetto sta avanzando abbastanza bene.

Tra i pregi da segnalare:
• la selezione dei colori "al volo", tra gli ultimi 5 utilizzati.
• l'ampiezza dell'area di lavoro dinamica.
• La scelta dei metodi di disegno, molto ampia.
• L'utilizzo dei livelli.
• Utilizza le funzioni tablet, come la pressione e la funzione eraser.
Si sente la mancanza degli stencil, e della gestione di immagini di riferimento (punto forte di ArtRage). Se si vuole essere costantemente aggiornati sugli sviluppi:
http://gitorious.org/mypaint

mercoledì 21 ottobre 2009

Vedere i DVD su ubuntu

Il problema si presenta all'inserimento di un DVD nolegiato o comprato, in quanto i contenuti sono criptati con algoritmi non di publico dominio.
Ubuntu, in quanto distribuzione completamente open, non mette a disposizione dell'utente nessun sistema (di default), che utilizzi driver o librerie non-free. Per utilizzare librerie commerciali, esiste il repository medibuntu, in cui convergono driver e librerie di formati propietari.

Piu' semplicemente si puo' installare il pacchetto libdvdread4 al cui interno e' presente uno script che installera' il pacchetto libdvdcss2. E anche consigliabile installare libdvdnav4 se si vuole la gestione dei menu; in soldoni i comandi da eseguire sono:

sudo apt-get install libdvdread4 libdvdnav4
sudo /usr/share/doc/libdvdread4/install-css.sh

Il Content Scrambling System, o CSS, e' un sistema di criptazione a 40bit dei dati video, sviluppato da Matsushita nel 1996.
Il CSS cripta i contenuti del DVD-video tramite un metodo a doppia chiave di cifratura. In pratica ogni modello di lettore DVD, ha un codice assegnato, che viene combinato con la chiave di cifratura memorizzata in un'area riservata del disco, da cui con un'apposito algoritmo si ricava la chiave di lettura, che permette di guardare il dvd senza artefatti.

Questo algoritmo, cosi' come le chiavi assegnate ai lettori-dvd, non sono (o meglio non erano) di publico dominio; ma allo stato attuale delle cose esistono una miriade di software in grado di aggirare il css, tanto che l'argoritmo deCSS e' distribuito con licenza open source.

martedì 20 ottobre 2009

User Agent

Se si vuole accedere al contenuto del sorgente di una pagina web, in python, ad alto livello si possono utilizzare tranquillamente le funzioni messe a disposizione dal modulo urllib:

import urllib
URL = "http://linuxevia.blogspot.com"
source = urllib.urlopen(URL)
print source.read()

scrivera' a schermo tutto il contenuto della pagina web in oggetto.
Diverso il caso in cui la pagina da esaminare fosse la pagina dei risultati di un motore di ricerca.
Infatti, se si prova un codice del genere:

import urllib
ricerca=raw_input("search?)
URL="http://www.google.it/search?q="+ricerca
source=urllib.urlopen(URL)
print source.read()

si otterra' la lettura di una pagina con codice Forbidden permission.
Il motivo sta nel fatto, che in genere i motori di ricerca, vogliono che sia specificato lo user agent, che non e' altro se non un'etichetta riportante informazioni riguardo al tipo di browser e al sistema operativo utilizzato.
Su http://whatsmyuseragent.com/ si puo' avere questa e altre informazioni.
Il codice allora va modificato utilizzando, prima dell'apertura della pagina, una richiesta di accesso passandogli i dati necessari:

import urllib2

ricerca=raw_input("search?")
url = "http://www.google.it/search?q="+ricerca
ua = "Mozilla/5.0 (X11; U; Linux i686) Gecko/20071127 Firefox/2.0.0.11"
header = {'User-Agent': ua,}
req = urllib2.Request (url, None, header)
res = urllib2.urlopen (req)
print res.read()

header e' un dizionario in cui viene assegnato l'identificativo contenuto in ua, all'etichetta User-Agent.
Come secondo parametro, che in questo caso e' stato impostato a None, si puo' passare un dizionario con informazioni aggiuntive.

venerdì 9 ottobre 2009

devhelp

Per iniziare a programmare in python e quindi imparare anche tutti i moduli standard delle librerie del linguaggio, mi sono avventurato con Devhelp.

Devhelp e' un help-viewer, specifico per le API gtk, ma che puo' essere estesto a qualsiasi documentazione.
Tuttavia cercando della documentazione sulle librerie di riferimento del Python, non sono riuscito a trovare del materiale in formato devhelp, ma piuttosto in formato doc, html, e chm.

Ma cosa sono questi benedetti file in formato chm?
Sono dei semplici file html compressi in formato LZX, contenenti degli indici e indicizzati. Purtroppo, il suddetto formato e' di proprieta' Microsoft, e quindi non c'e' modo di sapere le specifiche di compilazione, quindi uno sviluppatore open, deve forzare la situazione, carpirne la struttura e rendere pubbliche le sue scoperte. A questo proposito e' stata sviluppata una libreria libchm, in grado di gestire il formato, e su cui poi si sono sviluppati alcuni software;

Esistono infatti diversi programmi che leggono i file chm (uno dei quali si chiama gnochm), mi sono messo comunque alla ricerca di qualcosa per convertire da chm, o html nel formato devhelp.
Questo qualcosa esiste e si chiama pyhtmlhelp. Peccato che ancora non sia in grado di convertire QUALSIASI file chm, infatti con la documentazione python, non riesce a portare a termine il proprio compito, come peraltro fallisce anche gnochm.
E allora? la ricerca e' continuata fino a trovare un progetto cross-platform che si chiama xchm, che finalmente e' riuscito ad aprire quel maledetto file.

Tirando le somme, l'optimum sarebbe ampliare il concetto alla base di devhelp, non rendendolo circoscritto alla documentazione gtk, ma facendo in modo che sia in grado di fruire di tutta la documentazione disponibile, sia essa in formato html, chm o doc.

gnochm e xchm sono reperibili tranquillamente dai repo ufficiali tramite synaptic.

mercoledì 7 ottobre 2009

karmic koala artwork 2

koala wallpaper.
L'ho realizzato in due versioni; una con lo sfondo dal caratteristico color marroncino tipico di Ubuntu, l'altro con lo sfondo sui toni azzurri.
A voi decidere quale piace maggiormente.









http://www.flickr.com/photos/lomdav/3956475969/
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